1.Introduzione
Gli oggetti di comunicazione (OC) rappresentano nell'EIB/KNX il valore di un attuatore o di un sensore.
L'HS/FS richiede questi oggetti di comunicazione per creare l'immagine di processo e modificare i valori dell'attuatore.
Conformemente al concetto di "oggetti di comunicazione", esistono anche OC interni che servono anch'essi per la rappresentazione del processo e vengono utilizzati come variabile.
In questo contesto vengono create le cartelle (ad esempio illuminazione, riscaldamento) per i piani, gli oggetti di comunicazione interni e gli oggetti EIB (indirizzi di gruppo) che devono essere gestiti dall'HS/FS. Gli oggetti di comunicazione interni non vengono inviati all'EIB mediante l'HS/FS e servono in primo luogo come variabili a livello di logica oppure per il controllo in HS/FS, ecc. Gli oggetti EIB vengono definiti come oggetti di comunicazione esterni. Per semplificare il tutto, queste informazioni vengono definite dall'HS/FS come oggetti di comunicazione (interni o esterni). È possibile creare oggetti propri oppure anche importarli dall'ETS (vedere Importazione). La quantità di oggetti che è possibile creare in Expert dipende dallo spazio di memoria disponibile nell'HS/FS.
I valori attuali degli oggetti di comunicazione interni restano invariati all'occorrenza anche dopo un riavvio dell'HS/FS. A tal fine per ogni oggetto di comunicazione è previsto il contrassegno memoria permanente.
Gli oggetti EIB possono essere letti:
- In caso di riavvio mediante bus (Interrogazione all'avvio)
- Singolarmente (comando Richiesta)
- Tutti (Comando Scansione EIB)
Per creare un oggetto di comunicazione interno o esterno, passare alla finestra "Oggetti di comunicazione". Nel registro selezionare la scheda "Interno" o "EIB". Premere il tasto destro del mouse su un nodo della visualizzazione ad albero. Si apre un menu a cascata. Selezionare "Crea oggetto". Per garantire una miglior visibilità, è possibile ordinare in cartelle i diversi oggetti di comunicazione appartenenti ad un'area. Questi possono essere creati come oggetti di comunicazione.
Nella vista "EIB" è possibile importare oggetti EIB con diversi metodi. A tal fine azionare il pulsante "Importazione" nel caso di oggetti EIB.
L'HS/FS richiede questi oggetti di comunicazione per creare l'immagine di processo e modificare i valori dell'attuatore.
Conformemente al concetto di "oggetti di comunicazione", esistono anche OC interni che servono anch'essi per la rappresentazione del processo e vengono utilizzati come variabile.
In questo contesto vengono create le cartelle (ad esempio illuminazione, riscaldamento) per i piani, gli oggetti di comunicazione interni e gli oggetti EIB (indirizzi di gruppo) che devono essere gestiti dall'HS/FS. Gli oggetti di comunicazione interni non vengono inviati all'EIB mediante l'HS/FS e servono in primo luogo come variabili a livello di logica oppure per il controllo in HS/FS, ecc. Gli oggetti EIB vengono definiti come oggetti di comunicazione esterni. Per semplificare il tutto, queste informazioni vengono definite dall'HS/FS come oggetti di comunicazione (interni o esterni). È possibile creare oggetti propri oppure anche importarli dall'ETS (vedere Importazione). La quantità di oggetti che è possibile creare in Expert dipende dallo spazio di memoria disponibile nell'HS/FS.
I valori attuali degli oggetti di comunicazione interni restano invariati all'occorrenza anche dopo un riavvio dell'HS/FS. A tal fine per ogni oggetto di comunicazione è previsto il contrassegno memoria permanente.
Gli oggetti EIB possono essere letti:
- In caso di riavvio mediante bus (Interrogazione all'avvio)
- Singolarmente (comando Richiesta)
- Tutti (Comando Scansione EIB)
Per creare un oggetto di comunicazione interno o esterno, passare alla finestra "Oggetti di comunicazione". Nel registro selezionare la scheda "Interno" o "EIB". Premere il tasto destro del mouse su un nodo della visualizzazione ad albero. Si apre un menu a cascata. Selezionare "Crea oggetto". Per garantire una miglior visibilità, è possibile ordinare in cartelle i diversi oggetti di comunicazione appartenenti ad un'area. Questi possono essere creati come oggetti di comunicazione.
Nella vista "EIB" è possibile importare oggetti EIB con diversi metodi. A tal fine azionare il pulsante "Importazione" nel caso di oggetti EIB.
2.Funzioni attivate premendo il tasto destro nella struttura ad albero (a sinistra)
Le funzioni sono disponibili nella struttura ad albero (a sinistra nella finestra) e dipendono dall'elemento contrassegnato (cartella, oggetto di comunicazione).
- Taglia: con questo comando un elemento viene spostato da una cartella all'altra. Il comando corrispondente è: Inserisci. L'aspetto degli oggetti "tagliati" non cambia.
- Copia
- Incolla
- Duplica
- Rimuovi
- Conversione (EIB<=>interno): l'oggetto di comunicazione marcato viene convertito. Se è marcato un oggetto EIB, esso diventa un oggetto interno. Se è marcato un oggetto interno, esso diventa un oggetto EIB.
Nota: se l'oggetto marcato si trova in una cartella, nella conversione la struttura della cartella (il 'percorso') viene riprodotta nella pagina di destinazione (se non già presente). - Riferimenti: se nel progetto viene utilizzato un oggetto di comunicazione, qui è possibile indicare il suo utilizzo.
- Ordina secondo indirizzo di gruppo (disponibile solo nella vista "EIB"):
Sì: l'ordinamento ha luogo secondo l'indirizzo di gruppo.
No: l'ordinamento ha luogo secondo il nome. - Crea cartella
- Rinomina cartella
- Crea oggetto
- Crea indirizzo Watch (SOLO nella vista "EIB"!)
- Crea indirizzo centrale (indirizzo in ascolto) (SOLO nella vista "EIB"!)
Avvertenza
Le cartelle senza contenuto verranno cancellate uscendo dalla voce di programma!
3.Pulsanti delle funzioni nell'intestazione
- Chiudi: la maschera viene chiusa.
- Importa: si apre una maschera per l'importazione dall'ETS (disponibile solo nella vista "EIB").
- Nuovo: consente di impostare un nuovo oggetto di comunicazione.
- Rimuovi: l'oggetto di comunicazione selezionato viene cancellato.
- Cerca: apre la maschera di ricerca.
- Guida: richiama questa guida.
4.Menu Strumenti
4.1.Importa (disponibile solo nella vista "EIB")
- Importa file di stampa ETS: si apre una maschera per l'importazione dal file di stampa ETS.
- Importa file OPC: si apre una maschera per l'importazione dal file OPC ETS.
- Importa file HSXML: si apre una maschera per l'importazione dal file di stampa ETS3 HSXML.
- Importa file di progetto ETS4: si apre una maschera per l'importazione dal file di progetto ETS4.
Esempio: l'OC con GrpAdr 1/0/3 riceve l'ID punto finale CO@1_0_3.
4.2.Esporta
4.3.Esporta come struttura XML
Qui è possibile esportare oggetti di c. in un file XML.
Tutti gli oggetti di c. del progetto attuale (interni ed esterni) vengono esportati insieme a tutte le loro proprietà.
Tutti gli oggetti di c. del progetto attuale (interni ed esterni) vengono esportati insieme a tutte le loro proprietà.
4.3.1.Oggetti utilizzati come elenco di testo
Qui è possibile esportare oggetti di c. in un file TXT.
Vengono esportati solo gli oggetti della vista attiva al momento ed utilizzati nel progetto (interni o EIB).
Per ogni oggetto di c. le righe contengono le indicazioni percorso\nome e l'indirizzo di gruppo (se definito), separati da una barra verticale ("|").
Esempio: Sistema\Sistema (sempre 1 dopo l'avvio)|100/0/1
Vengono esportati solo gli oggetti della vista attiva al momento ed utilizzati nel progetto (interni o EIB).
Per ogni oggetto di c. le righe contengono le indicazioni percorso\nome e l'indirizzo di gruppo (se definito), separati da una barra verticale ("|").
Esempio: Sistema\Sistema (sempre 1 dopo l'avvio)|100/0/1
4.3.2.Oggetti utilizzati come file CSV
Qui è possibile esportare oggetti di c. in un file CSV.
Vengono esportati solo gli oggetti della vista attiva al momento ed utilizzati nel progetto (interni o EIB).
Una riga contiene il nome del singolo oggetto di c. racchiuso tra virgolette e l'indirizzo di gruppo, separati da un punto e virgola (";"). Viene generata una riga di intestazione con i nomi delle colonne.
Questo file può essere poi importato in ETS3 nella vista "Indirizzi di gruppo".
Esempio: "Sistema (sempre 1 dopo l'avvio)";100/0/1
Vengono esportati solo gli oggetti della vista attiva al momento ed utilizzati nel progetto (interni o EIB).
Una riga contiene il nome del singolo oggetto di c. racchiuso tra virgolette e l'indirizzo di gruppo, separati da un punto e virgola (";"). Viene generata una riga di intestazione con i nomi delle colonne.
Questo file può essere poi importato in ETS3 nella vista "Indirizzi di gruppo".
Esempio: "Sistema (sempre 1 dopo l'avvio)";100/0/1
Attenzione
Questo file non può essere reimportato nell'Expert! Vedere anche i punti Esporta come CSV e Sincronizza/importa file CSV.
4.4.Allineamento dati
Ciò consente modifiche globali degli oggetti di c. mediante un programma esterno.
Quando viene creato un oggetto di comunicazione, viene assegnato automaticamente ad esso un ID interno univoco. L'ID non è visibile per l'utente. Per ulteriori informazioni vedere le descrizioni seguenti sull'esportazione e l'importazione/sincronizzazione.
Quando viene creato un oggetto di comunicazione, viene assegnato automaticamente ad esso un ID interno univoco. L'ID non è visibile per l'utente. Per ulteriori informazioni vedere le descrizioni seguenti sull'esportazione e l'importazione/sincronizzazione.
4.4.1.Struttura del file
1° riga: titoli
2ª riga n.: dati; rispettivamente 1 riga per oggetto di c.
Ogni riga contiene i campi: ID, Text, Format, Default, Min, Max, Step, List, GrpAdr, Scan, Change, Read, Transmit e Rem. Per ulteriori informazioni vedere la tabella seguente.
Quando vengono esportati dall'Expert, i singoli valori si trovano tra virgolette e sono separati da punto e virgola.
2ª riga n.: dati; rispettivamente 1 riga per oggetto di c.
Ogni riga contiene i campi: ID, Text, Format, Default, Min, Max, Step, List, GrpAdr, Scan, Change, Read, Transmit e Rem. Per ulteriori informazioni vedere la tabella seguente.
Quando vengono esportati dall'Expert, i singoli valori si trovano tra virgolette e sono separati da punto e virgola.
Avvertenza
Dopo un'elaborazione di un file CSV con programmi come, ad esempio, "Microsoft Excel" o "LibreOffice Calc", il file viene salvato senza virgolette. Ciò non ha alcuna importanza per la reimportazione nell'HS/FS Expert!
In questi casi fare comunque attenzione ad utilizzare il punto e virgola come carattere di separazione per il salvataggio del file e che il file non sia più aperto per la modifica quando viene importato nell'Expert!
In questi casi fare comunque attenzione ad utilizzare il punto e virgola come carattere di separazione per il salvataggio del file e che il file non sia più aperto per la modifica quando viene importato nell'Expert!
Nome del campo | Descrizione |
---|---|
ID | Numero di identificazione univoco dell'OC per l'Expert. VIENE ASSEGNATO SOLO DALL'EXPERT! Per creare un nuovo OC è necessario utilizzare il valore "0" (zero, sotto forma di cifra) (vedere l'esempio dopo questa tabella). |
Testo | Percorso e nome dell'OC. Si possono utilizzare solo caratteri alfanumerici e numerici, trattini ed underscore. Sintassi: [[Percorso]\][OC] Spiegazione: [[Percorso]\] ( opzionale): [Nome_directory_1]\[Nome_directory_2]\...[Nome_directory_n]\ [OC] (indicazione obbligatoria): nome dell'oggetto di c. Se viene indicato un percorso, esso viene visualizzato nell'Expert come struttura ad albero. Esempio 1: Si desidera creare un oggetto di c. dal nome "Intensità del vento (est)" in una cartella dal nome "Lato est" che si trova in una cartella dal nome "Esterno": Lato est\Esterno\Intensità del vento (est) Esempio 2: Si desidera creare un oggetto di c. dal nome "Luminosità" (senza struttura a cartelle): Luminosità |
Formato | Abbreviazione del tipo di dati dell'oggetto di c., valori da 0 a 15 (vedere Chiave del formato) |
Default | Val. init |
Min | Valore min. |
Max | Valore max. |
Step | Incremento |
List | Elenco |
GrpAdr | Indirizzo di gruppo |
Scan | Interrogazione all'avvio (solo OC EIB) |
Change | Invio solo in caso di modifica (solo OC EIB) |
Read | Flag di lettura (solo OC EIB) |
Transmit | Flag di trasmissione (solo OC EIB) |
Rem | Memoria permanente |
4.4.2.Esporta come CSV
Qui è possibile esportare oggetti di c. in un file CSV.
Vengono esportati tutti gli oggetti di c. della vista attiva (interni o EIB).
In caso di esportazione ogni record di dati contiene tutti i dati dell'oggetto di c. con un ID univoco. Il file CSV generato dall'esportazione può essere modificato con un programma esterno e quindi reimportato.
Esempio: "5";"Sistema\Sistema (dopo l'avvio sempre 1)";0;"0";"0";"1";"0";"";"100/0/1";0;0;0;0;0
Vengono esportati tutti gli oggetti di c. della vista attiva (interni o EIB).
In caso di esportazione ogni record di dati contiene tutti i dati dell'oggetto di c. con un ID univoco. Il file CSV generato dall'esportazione può essere modificato con un programma esterno e quindi reimportato.
Esempio: "5";"Sistema\Sistema (dopo l'avvio sempre 1)";0;"0";"0";"1";"0";"";"100/0/1";0;0;0;0;0
4.4.3.Sincronizza/importa file CSV
Qui è possibile importare oggetti di c. da un file CSV.
Il formato dati prescritto del file CSV viene descritto nella struttura del file.
Per ogni oggetto di c. contenuto nel file CSV, nell'Expert si cerca l'oggetto di c. con lo stesso ID, il quale viene sovrascritto con i dati del file CSV!
Record di dati con ID diverso da 0 (zero):
Se nell'Expert non viene trovato un ID riportato nel file CSV, la voce del file CSV per questo oggetto di c. viene ignorata nell'importazione.
Record di dati con ID uguale a 0 (zero):
I record di dati nel file CSV con ID 0 (come cifra) vengono creati di nuovo nell'importazione nell'Expert e l'Expert assegna automaticamente ID univoci per questi oggetti di c.
Esempio di creazione di un OC da 1 bit: "0";"Il mio nuovo OC";0;"0";"0";"1";"0";"";"101/0/1";0;0;0;0;0
Il formato dati prescritto del file CSV viene descritto nella struttura del file.
Per ogni oggetto di c. contenuto nel file CSV, nell'Expert si cerca l'oggetto di c. con lo stesso ID, il quale viene sovrascritto con i dati del file CSV!
Record di dati con ID diverso da 0 (zero):
Se nell'Expert non viene trovato un ID riportato nel file CSV, la voce del file CSV per questo oggetto di c. viene ignorata nell'importazione.
Record di dati con ID uguale a 0 (zero):
I record di dati nel file CSV con ID 0 (come cifra) vengono creati di nuovo nell'importazione nell'Expert e l'Expert assegna automaticamente ID univoci per questi oggetti di c.
Esempio di creazione di un OC da 1 bit: "0";"Il mio nuovo OC";0;"0";"0";"1";"0";"";"101/0/1";0;0;0;0;0
Avvertenza
Per ottenere un file di esempio nel formato valido, basta utilizzare la funzione Esporta come CSV. Per far ciò però deve già esistere almeno un oggetto di c. nella vista attuale.
4.5.Salta all'indirizzo di gruppo (F2)
Inserendo un indirizzo di gruppo è possibile raggiungere direttamente l'oggetto di c. desiderato nel progetto.
4.6.Trova (F3)
Permette di aprire la maschera di ricerca
4.7.Assegna indirizzi di gruppo (disponibile solo nella vista "Interno")
Selezionare un indirizzo iniziale nella casella combinata. Tutti gli oggetti di c. interni a cui non è stato ancora attribuito indirizzo ricevono un nuovo indirizzo di gruppo ad iniziare da quello selezionato.
Prima si incrementa il numero di destra, poi quello centrale ed infine quello di sinistra. Per informazioni sul campo di validità vedere: Indirizzo di gruppo.
Esempio: L'OC con GrpAdr 100/0/3 riceve l'ID punto finale CO@100_0_3
Prima si incrementa il numero di destra, poi quello centrale ed infine quello di sinistra. Per informazioni sul campo di validità vedere: Indirizzo di gruppo.
Esempio: L'OC con GrpAdr 100/0/3 riceve l'ID punto finale CO@100_0_3
Avvertenza
Tenere presente che, in caso di rimozione automatica di indirizzi di gruppo, non è possibile distinguere tra indirizzi assegnati manualmente e indirizzi assegnati automaticamente!
4.8.Rimuovi indirizzi di gruppo (disponibile solo nella vista "Interno")
Selezionare un indirizzo iniziale nella casella combinata. Viene rimosso l'indirizzo di gruppo di tutti gli oggetti di c. interni con indirizzo maggiore uguale a quello selezionato. Non è possibile distinguere se l'indirizzo di gruppo è stato immesso manualmente o generato automaticamente!
Regola generale (esempio): l'indirizzo di gruppo 101/0/1 è maggiore dell'indirizzo di gruppo 100/7/254. Inoltre per tutti gli oggetti di c., il cui indirizzo di gruppo si trova nel range selezionato, viene rimosso anche l'ID punto finale (a condizione che corrisponda all'indirizzo di gruppo).
Esempio:
a) OC con GrpAdr 100/0/3 e ID punto finale CO@100_0_3 => L'ID punto finale viene rimosso.
b) OC con GrpAdr 100/0/4 e ID punto finale CO@my_endpoint => L'ID punto finale non viene rimosso.
Regola generale (esempio): l'indirizzo di gruppo 101/0/1 è maggiore dell'indirizzo di gruppo 100/7/254. Inoltre per tutti gli oggetti di c., il cui indirizzo di gruppo si trova nel range selezionato, viene rimosso anche l'ID punto finale (a condizione che corrisponda all'indirizzo di gruppo).
Esempio:
a) OC con GrpAdr 100/0/3 e ID punto finale CO@100_0_3 => L'ID punto finale viene rimosso.
b) OC con GrpAdr 100/0/4 e ID punto finale CO@my_endpoint => L'ID punto finale non viene rimosso.
Avvertenza
Tenere presente che xxx/yy è solo un diverso modo di scrivere xxx/0/yy.
5.Schede
5.1.Dati
Nome
Con questo termine si intende l'oggetto nell'HS/FS Expert. Questo nome viene utilizzato anche nel monitor EIB.
Tramite l'interfaccia del punto finale è possibile ricercare oggetti di c. nei quali una parola del nome inizia con la parola di ricerca utilizzata.
Tramite l'interfaccia del punto finale è possibile ricercare oggetti di c. nei quali una parola del nome inizia con la parola di ricerca utilizzata.
Tipo di dati
Qui viene definito il formato dei dati dell'oggetto. Sono disponibili i seguenti formati di dati:
Chiave del tipo di dati HS | Tipo di dati | Descrizione |
---|---|---|
0 | 1 bit | comm./ven. (0..1/EIS 1,2,7) |
1 | 8 bit | (0..100%/EIS 6) |
2 | 8 bit | (stato RTA) |
3 | 16 bit | (-671088,64..670760,96/EIS 5) |
4 | 8 bit | (0..255/EIS 2,6) |
5 | 8 bit | (-128..127) |
6 | 16 bit | (0..65535/EIS 10) |
7 | 16 bit | (-32768..32767/EIS 10) |
8 | 32 bit | (0..4294967295/EIS 11) |
9 | 32 bit | (-2147483648..2147483647/EIS 11) |
10 | 14 byte | Testo |
11 | Tempo | (EIS 3) |
12 | Data | (EIS 4) |
13 | 4 bit | (attenuazione) |
14 | 4 byte | (EIS 9/valore in virgola mobile IEE) |
15 | 2 bit | Conduzione forzata (EIS 8) |
16 | Stato errore Dali | (vedere anche i moduli logici) |
17 | Oggetto di feedback collettivo | (vedere anche i moduli logici) |
18 | 3 byte | (0..16777215) |
Avvertenza
La chiave del tipo di dati HS è una caratteristica interna dell'Expert, HS/FS ed importazione/esportazione di dati.
Avvertenza
Gli oggetti di c. del tipo di dati a 14 byte possono contenere fino a 30.000 byte (caratteri) all'interno dell'HS/FS. La lunghezza dell'oggetto di c. viene ridimensionato a 14 byte solo quando si procede all'invio all'EIB. Se gli oggetti di c. a 14 byte sono permanenti, la loro grandezza in fase di memorizzazione viene limitata a 10.000 byte (caratteri).
Memoria permanente
Sì, memorizza l'oggetto di comunicazione in modo permanente.
Avvertenza
Se si utilizza questa funzione non è possibile eseguire l'"interrogazione all'avvio". Gli oggetti di c. di tipo tempo, data o a 4 bit (attenuazione) non possono essere memorizzati in modo permanente.
Avvertenza
I dati permanenti vengono letti all'avvio del sistema e poi scritti direttamente nell'oggetto di c. e, all'occorrenza, inviati all'EIB. Una descrizione precisa dell'avvio del sistema e dell'elaborazione di logica/oggetti di c. si trova in un documento a parte.
Val. init
All'avvio dell'HS/FS viene definito questo valore, mentre i decimali vengono arrotondati.
Questo valore viene definito quando non viene letto (o non può venire letto) dall'oggetto EIB tramite bus oppure.
Affinché l'HS/FS possa leggere il valore dell'EIB all'avvio, occorre impostare l'opzione "Interrogazione all'avvio" (vedere sotto) in quest'oggetto di comunicazione!
Detto valore viene utilizzato nella cosiddetta rappresentazione di processo.
Questo valore viene definito quando non viene letto (o non può venire letto) dall'oggetto EIB tramite bus oppure.
Affinché l'HS/FS possa leggere il valore dell'EIB all'avvio, occorre impostare l'opzione "Interrogazione all'avvio" (vedere sotto) in quest'oggetto di comunicazione!
Detto valore viene utilizzato nella cosiddetta rappresentazione di processo.
Valore min., valore max.
Entrambe queste grandezze definiscono i valori minimi/massimi che possono essere inviati dall'HS/FS all'EIB (per quanto concerne l'oggetto attualmente selezionato).
Questi limiti vengono assegnati automaticamente alla creazione dell'oggetto in funzione del tipo di dati, ma possono essere anche modificati con le seguenti regole: "Valore min." non può essere superato per difetto e "Valore max." non può essere superato per eccesso.
Quest'area è indipendente dal valore dell'attuatore/sensore dell'EIB.
In questo modo è possibile sopprimere fra l'altro eventuali errori di programmazione in modo globale, in grado di scrivere sull'oggetto valori più grandi/piccoli di quelli previsti:
In tutti i casi in cui all'oggetto verrebbe assegnato un valore maggiore di "Valore max.", l'oggetto viene impostato su "Valore max.".
In tutti i casi in cui all'oggetto verrebbe assegnato un valore minore di "Valore min.", l'oggetto viene impostato su "Valore min.".
Questi limiti vengono assegnati automaticamente alla creazione dell'oggetto in funzione del tipo di dati, ma possono essere anche modificati con le seguenti regole: "Valore min." non può essere superato per difetto e "Valore max." non può essere superato per eccesso.
Quest'area è indipendente dal valore dell'attuatore/sensore dell'EIB.
In questo modo è possibile sopprimere fra l'altro eventuali errori di programmazione in modo globale, in grado di scrivere sull'oggetto valori più grandi/piccoli di quelli previsti:
In tutti i casi in cui all'oggetto verrebbe assegnato un valore maggiore di "Valore max.", l'oggetto viene impostato su "Valore max.".
In tutti i casi in cui all'oggetto verrebbe assegnato un valore minore di "Valore min.", l'oggetto viene impostato su "Valore min.".
Incremento
Questa costante viene utilizzata da un comando. Grazie a questo comando, l'attuatore può essere aumentato o diminuito del valore della costante stessa.
Per esempio, la potenza di un dimmer può essere aumentata o diminuita del 17%; il valore di partenza è il valore attuale dell'attuatore.
Per esempio, la potenza di un dimmer può essere aumentata o diminuita del 17%; il valore di partenza è il valore attuale dell'attuatore.
Elenco
Qui viene registrato un elenco di valori. L'attuatore viene modificato conformemente ai valori definiti negli elenchi, per esempio "10,28,68,95"; il valore di partenza è il valore attuale dell'attuatore. Presupponendo questo, viene poi utilizzato il valore successivo presente nell'elenco. Queste costanti vengono utilizzate da un comando. Nell'esempio riportato in precedenza, un dimmer passa da 0% a 10%, e poi a 28% ecc. Se il dimmer è all'80% ed il valore viene ridotto come da elenco, assume il valore 68%.
Avvertenza
L'elenco deve essere ordinato in ordine crescente.
Indirizzo di gruppo
Qui viene registrato l'indirizzo di gruppo.
È possibile un tipo di scrittura a due o a tre cifre.
I campi di validità per oggetti di c. esterni (EIB)sono:
È possibile un tipo di scrittura a due o a tre cifre.
I campi di validità per oggetti di c. esterni (EIB)sono:
- Indicazione a 2 cifre: 0-15 / 0-2047
- Indicazione a 3 cifre: 0-15 / 0-7 / 0-255
I campi di validità per oggetti di c. internisono:
- Indicazione a 2 cifre: 100-199 / 0-2047
- Indicazione a 3 cifre: 100-199 / 0-7 / 0-255
Un indirizzo di gruppo può presentarsi solo una volta in un progetto.
Deve essere univoco.
Per separare le cifre è possibile utilizzare qualsiasi carattere che non sia una cifra, ad esempio spazi.
In questo caso la "non cifra" viene commutata automaticamente in "/".
Deve essere univoco.
Per separare le cifre è possibile utilizzare qualsiasi carattere che non sia una cifra, ad esempio spazi.
In questo caso la "non cifra" viene commutata automaticamente in "/".
Avvertenza
Gli oggetti di comunicazione interni richiedono un indirizzo di gruppo solo se devono essere rappresentati nel monitor EIB o analizzati tramite il gateway OC.
Interrogazione all'avvio (solo nella vista EIB)
Sì: l'HS/FS legge il valore dell'oggetto EIB ogni qualvolta EIB viene riavviato. In questo caso, occorre fare attenzione che il flag di lettura venga definito con l'ETS per questo oggetto. Ogni oggetto EIB che non risponde rallenta la procedura d'avvio di diversi secondi! Occorre controllare con attenzione quest'opzione poiché all'avvio il bus viene sollecitato notevolmente (vedere anche Progetto/EIB). Questa opzione influisce sulla creazione dell'immagine di processo.
Avvertenza
Questa funzionalità non può essere utilizzata unitamente a quella permanente!
Avvertenza
Se il progetto viene trasferito senza scansione, questa impostazione viene ignorata.
Invia solo in caso di modifica
Sì: invia il valore dell'attuatore sull'EIB quando quest'ultimo è stato modificato nell'HS/FS (solo se è stato definito il "flag di trasmissione" per l'oggetto attualmente selezionato). Questa opzione serve a ridurre il carico del telegramma.
No: impostazione standard; l'invio del valore viene attivato mediante comando.
No: impostazione standard; l'invio del valore viene attivato mediante comando.
Avvertenza
Se si desidera utilizzare questa opzione, occorre utilizzare in questo oggetto di comunicazione anche l'opzione "Interrogazione all'avvio" (vedere sopra). In questo modo è possibile escludere molti "equivoci".
Flag di lettura
Sì: il valore può essere rilevato dall'HS/FS di un altro dispositivo EIB.
No: impostazione standard
No: impostazione standard
Flag di trasmissione
Sì: impostazione standard; tutti i telegrammi che vengono creati da o mediante l'HS/FS vengono inviati al bus (si riferisce all'oggetto attualmente selezionato).
No: non vengono inviati telegrammi all'EIB mediante l'HS/FS.
No: non vengono inviati telegrammi all'EIB mediante l'HS/FS.
Avvertenza
Nel monitor EIB dell'HS/FS vengono visualizzate le modifiche dei valori.
Ricezione gateway OC
Sì: questo oggetto di comunicazione può essere modificato dall'esterno mediante il gateway Progetto/gateway OC.
Invio gateway OC
Sì: se si presenta un telegramma, il valore di questo oggetto di comunicazione può essere inviato mediante il gateway Progetto/gateway OC.
5.2.Punto finale
È possibile accedere agli oggetti di c. tramite l'interfaccia dei punti finali dell'HS/FS.
Qui è presente una descrizione dei parametri di richiamo.
Qui è presente una descrizione dei parametri di richiamo.
Avvertenza
Invece dell'oggetto di c. impiegato nella seguente tabella in tutti gli esempi di richiamo, è possibile ovviamente utilizzare un altro oggetto di c. qualsiasi.
I segnaposto sono indicati in MAIUSCOLO.
I segnaposto sono indicati in MAIUSCOLO.
5.2.1.Metodi
Metodo | Descrizione/richiamo |
---|---|
meta | Richiamo dei metadati dell'oggetto di c..https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=meta&user=USER&pw=PWD |
get | Richiamo del valore attuale.https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=get&user=USER&pw=PWD |
set | Definizione di un valore. (valore=7)https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=set&value=7&user=USER&pw=PWD |
toggle | Commuta tra 0 e il valore indicato. (valore=1)https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=toggle&value=1&user=USER&pw=PWD |
add | Aggiunge un valore. (valore=25)https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=add&value=25&user=USER&pw=PWD |
offset_plus | Aumenta il valore attuale di un incremento.https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=offset_plus&user=USER&pw=PWD |
offset_minus | Diminuisce il valore attuale di un incremento.https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=offset_minus&user=USER&pw=PWD |
list_next | Imposta il valore dell'oggetto di c. sul valore maggiore immediatamente successivo.https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=list_next&user=USER&pw=PWD |
list_prev | Imposta il valore dell'oggetto di c. sul valore minore immediatamente successivo.https://HS_IP/endpoints/call?key=CO@100_2_3&method=list_prev&user=USER&pw=PWD |
5.2.2.Campi
ID
Il valore qui inserito costituisce insieme al prefisso preassegnato "CO", al quale è collegato l'ID separato dal carattere '@', la chiave dell'oggetto univoca del punto finale.
Caratteri consentiti: A-Z, a-z, 0-9, trattino ("-") e underscore ("_")!
Se per l'oggetto di c. viene assegnato un indirizzo di gruppo, questo viene applicato automaticamente all'ID ma gli slash ("/") vengono sostituiti dagli underscore ("_").
Caratteri consentiti: A-Z, a-z, 0-9, trattino ("-") e underscore ("_")!
Se per l'oggetto di c. viene assegnato un indirizzo di gruppo, questo viene applicato automaticamente all'ID ma gli slash ("/") vengono sostituiti dagli underscore ("_").
Descrizione
Descrizione significativa dell'oggetto di c..
Tramite l'interfaccia del punto finale è possibile ricercare oggetti di c. nei quali una parola della descrizione inizia con la parola di ricerca utilizzata.
Tramite l'interfaccia del punto finale è possibile ricercare oggetti di c. nei quali una parola della descrizione inizia con la parola di ricerca utilizzata.
Tag
Elenco di concetti separati da virgole (",").
Tramite l'interfaccia del punto finale è possibile ricercare oggetti di c. nei quali un singolo tag corrisponde completamente alla parola di ricerca impiegata.
Caratteri consentiti: A-Z, a-z, 0-9, trattino ("-") e underscore ("_")!
Tramite l'interfaccia del punto finale è possibile ricercare oggetti di c. nei quali un singolo tag corrisponde completamente alla parola di ricerca impiegata.
Caratteri consentiti: A-Z, a-z, 0-9, trattino ("-") e underscore ("_")!
Gruppi utenti
Attenzione
Questo punto è disponibile solo se i gruppi di utenti sono stati attivati!
I gruppi utenti possono essere autorizzati ad accedere a questo oggetto di c. per la lettura (colonna sinistra) tramite l'interfaccia del punto finale e/o per la scrittura (colonna destra).
6.Indirizzo watch
Ad ogni oggetto di comunicazione è possibile attribuire un numero di indirizzi watch (oggetti watch) a piacere. Se un oggetto watch viene modificato sul bus o nell'HS/FS, viene interrogato il bus del valore dell'oggetto EIB al quale è assegnato l'indirizzo watch.
Qui, per esempio, vengono inseriti gli oggetti di attenuazione e di commutazione relativi al valore di luminosità di un dimmer.
Motivo: gli oggetti watch sono stati sviluppati a partire dalla necessità di visualizzare nell'HS/FS il valore di luminosità corretto (%) (quindi lo stato attuale). Se quindi viene inviato dall'edificio un telegramma a 1 o 4 bit mediante un sensore a pulsante, il valore della luminosità cambia. Detto valore non viene però aggiornato dagli attuatori d'attenuazione normali (meno recenti). Per questo motivo l'accensione e lo spegnimento in qualità di indirizzo di gruppi watch dipende anche dall'attenuazione della luce che serve alla visualizzazione nell'HS/FS. In caso di eventi viene interrogato sul bus l'oggetto di comunicazione (valore di luminosità).
Se un attuatore dimmer moderno possiede un oggetto di feedback relativo al valore di luminosità, si può fare a meno degli indirizzi di gruppi watch.
Qui, per esempio, vengono inseriti gli oggetti di attenuazione e di commutazione relativi al valore di luminosità di un dimmer.
Motivo: gli oggetti watch sono stati sviluppati a partire dalla necessità di visualizzare nell'HS/FS il valore di luminosità corretto (%) (quindi lo stato attuale). Se quindi viene inviato dall'edificio un telegramma a 1 o 4 bit mediante un sensore a pulsante, il valore della luminosità cambia. Detto valore non viene però aggiornato dagli attuatori d'attenuazione normali (meno recenti). Per questo motivo l'accensione e lo spegnimento in qualità di indirizzo di gruppi watch dipende anche dall'attenuazione della luce che serve alla visualizzazione nell'HS/FS. In caso di eventi viene interrogato sul bus l'oggetto di comunicazione (valore di luminosità).
Se un attuatore dimmer moderno possiede un oggetto di feedback relativo al valore di luminosità, si può fare a meno degli indirizzi di gruppi watch.
Avvertenza
Raggiungibile mediante clic del tasto destro su un oggetto di c. nella vista "EIB".
7.Indirizzo centrale
Ad ogni oggetto di comunicazione è possibile attribuire un numero di indirizzi centrali (oggetti centrali) a piacere. Quando viene ricevuto uno degli indirizzi centrali (con valore) dall'HS/FS, tutti gli oggetti EIB a cui è stato attribuito questo indirizzo centrale vengono impostati sul nuovo valore dell'oggetto centrale.
Esempio: esiste un oggetto "LUCE piano terra" e 20 altri oggetti "interruttori luce" per le singole stanze a piano terra.
Se ora l'oggetto "LUCE piano terra" viene impostato su "OFF", vengono impostati su "OFF" anche tutti i 20 oggetti "interruttore luce" del piano terra a cui è stato attribuito "LUCE piano terra" come indirizzo centrale.
Esempio: esiste un oggetto "LUCE piano terra" e 20 altri oggetti "interruttori luce" per le singole stanze a piano terra.
Se ora l'oggetto "LUCE piano terra" viene impostato su "OFF", vengono impostati su "OFF" anche tutti i 20 oggetti "interruttore luce" del piano terra a cui è stato attribuito "LUCE piano terra" come indirizzo centrale.
Avvertenza
Raggiungibile mediante clic del tasto destro su un oggetto di c. nella vista "EIB".